Posts written by Milton

view post Posted: 2/1/2021, 00:13     +2SAISEI Pro #2 - SAISEI Show
Oh, a me pure 'sta seconda puntata è piaciuta molto.
Mi piace che si sia voluta dare attenzione anche ad altri membri dei vari team, in particolare mi ha fatto non poco contento l'accento sui Dudleys sui quali - benché ammetta pubblicamente siano i miei personaggi secondari - ho intenzione di lavorare con impegno e divertimento.
La sconfitta di Wardlow ci sta, è in ottica booking e trovo comunque sia giusta visto che Makko (merda) ha sfornato un ottimo promo e Wardlow ha appena aperto bocca.
Peccato Tromby non abbia promato. Ma in ogni caso la vittoria non può che far bene ai Best Friends e Punk non ci passa certo male.
Bel Main Event e almeno i BSS se li siamo levati DI TRA i coglioni (cit.) grazie ad un Wyatt in gran spolvero. Conto molto sulla solita costanza e passione di Stefano. Bene così.

Ah, nota a margine: il confronto tra King e Steen è stato molto molto bello. Cheapeu.
view post Posted: 15/12/2020, 10:30     +2SAISEI Pro #1 - SAISEI Show
Io devo dire di essere a dir poco sorpreso dalla qualità di questo show. Sia chiaro, non mi aspettavo nulla di meno, ma ciò che mi lascia a bocca aperta è la varietà di personaggi coinvolti, le situazioni venutesi creare col favore di due match tanto caotici ed anche la gestione dei miei PG, MJF in primis. Non avrei potuto chiedere di meglio.
Mi siete mancati, ora avanti tutta.

Ah, just for the record... best promo: Okada. No scherzo, mi son piaciuti tutti alla stessa maniera e per motivi diversi.
view post Posted: 26/11/2020, 10:09     The Dudley Family - Roster
Nome & Cognome: Bubba Ray Dudley, D-Von Dudley, Big Dick Dudley, Joel Gertner (ring announcer), Sign Guy Dudley (manager)
Ring Name: The Dudley Family
Attitude: heel
Theme Song: Ollie Stalefish - Drop Bomb

"We're straight outta Dudleyville... and we're gonna drop you to death!"

Finisher: 3D (Dudley Death Drop)

Palmares:
view post Posted: 26/11/2020, 10:07     MJF & Wardlow - Roster
Nome & Cognome: Maxwell Jacob Friedman
Ring Name: MJF
Attitude: heel
Theme Song: These Wolves - Better Than You
"I'm better than you... and you know it!"

Finisher: Salt Of The Earth (Fujiwara Armbar)

Palmares:


Nome & Cognome: Michael Austin Wardlow
Ring Name: Wardlow
Attitude: heel
Theme Song: Nightcore - This Is War

"This is war!"

Finisher: F10 (Fireman Carry Rolling Thrower)

Palmares:
view post Posted: 25/11/2020, 11:21     +1Singolo con tag team partner + trios - Iscrizioni



Nome & Cognome: Maxwell Jacob Friedman
Ring Name: MJF
Attitude: heel
Theme Song: These Wolves - Better Than You
"I'm better than you... and you know it!"

Finisher: Salt Of The Earth (Fujiwara Armbar)

Palmares:


Nome & Cognome: Michael Austin Wardlow
Ring Name: Wardlow
Attitude: heel
Theme Song: Nightcore - This Is War

"This is war!"

Finisher: F10 (Fireman Carry Rolling Thrower)

Palmares:




Nome & Cognome: Bubba Ray Dudley, D-Von Dudley, Big Dick Dudley, Joel Gertner (ring announcer), Sign Guy Dudley (manager)
Ring Name: The Dudley Family
Attitude: heel
Theme Song: Ollie Stalefish - Drop Bomb

"We're straight outta Dudleyville... and we're gonna drop you to death!"

Finisher: 3D (Dudley Death Drop)

Palmares:
view post Posted: 23/5/2017, 14:09     Bruiserweight Chapter IV: You pay to see me - Promo

Siamo all'esterno dell'arena nella quale, tra poche ore, inizierà il primo Pay Per View nella storia della Showdown Project Wrestling. Non siamo soli. In compagnia del cameraman c'è il Bruiserweight, Pete Dunne. L'ex PROGRESS Champion, senza fronzoli, prende parola.

Questa promotion è la quintessenza dell'ipocrisia. Credo di essere qua dentro esclusivamente perché vengo pagato fior di bigliettoni. Per quanto Vince McMahon sappia benissimo la portata del mio valore, non sono nel Main Event. Eppure è stata una scelta comune inserirmi precedentemente a quest'ultimo. Perché, direte voi? Semplicissimo: perché Pete Dunne è quell'attrazione che nel momento in cui la provi sai di non poter sperimentare niente di migliore. Eccovelo servito il perché. Sono un big deal troppo grande per stare in un qualche sperduto angolo ad inizio card, ma evidentemente non posseggo gli strumenti necessari per combattere per il titolo assoluto. O forse c'è chi ha paura di farmi gareggiare per lo stesso semplicemente perché vogliono che il match in questione duri più di cinque minuti? Perché io vedo questo, quando penso che a salire sul ring saranno un raccomandato dalle dubbie capacità atletiche, un quarantenne sull'orlo del collasso e uno il cui cervello se n'è andato in vacanza dio solo sa quanto tempo fa. Ma sapete che vi dico? Da una parte è meglio così. Niente in questo momento, a parte il detenere l'alloro assoluto, mi causerebbe più gioia di dare una sonora lezione a Trent Seven.
E siccome sono puntuale come le tasse e chiaro come la luce del giorno, cara la mia montagna baffuta, lascia che ti dica qualche cosa.


Si sistema il soprabito.

Anzitutto non metterti in testa che questo nostro incontro sia l'inizio di qualcosa di più grande. Sono due le motivazioni che lo pongono come l'alfa e l'omega delle nostre ostilità: la prima è che subirai una batosta così grande da farti vergognare di ritrovarti sullo stesso quadrato col sottoscritto;
la seconda è che fondamentalmente sarà un miracolo se riuscirai ancora ad usare le mani per pulirti il culo. Io non sono una brava persona, Trent. A dire il vero l'unica emozione che provo è il desiderio di successo. Non provo empatia per qualcuno cui ho appena fatto molto male semplicemente perché è lì accasciato a terra e mi chiede di smettere. Ma contemporaneamente non sono uno psicopatico. Non sento il bisogno di procurare dolore alle persone. E' solo che mi piace, perché so che è il collante che tiene insieme la superiorità umana. Pensi che valga una legge differente da quella del più forte e cattivo qui dentro, Trent? Io sinceramente ne ho fin sopra i capelli di quelli come te, che ostentano un ideale di sportività e correttezza scordandosi della cosa che conta di più in qualsiasi situazione della vita: la competizione.


Il Bruiserweight si passa una mano sulla bocca, compiaciuto per la frase appena pronunciata.

E' la voglia di imporsi che fa di noi quello che siamo. Lo stare al di sopra degli altri, distinguersi, far tremare la gente che sente semplicemente il tuo nome. Ed è un errore chiamare quest'ultima sensazione paura. Oh, no. Non si tratta di quella. E' una questione di rispetto inconscio,
come quando sai di non essere al livello più alto della catena alimentare e ti sposti di lato lasciando la strada libera al predatore. Pete Dunne è esattamente questo. E Trent Seven non è una preda che finirà tra le mie fauci perché ho fame, ma esclusivamente perché mi fa gola. Ebbene sì, sono assolutamente impaziente di usarlo come esempio per tutti quanti. Pete Dunne finora è stato tenuto da parte, snobbato, non gli è stato dato il Main Event che non solo merita, ma gli spetta di diritto. Ma dopo che avrò finito con Trent, o finirò in prigione per aggressione oppure l'intero roster mi guarderà con occhi diversi.
Sempre che abbia il coraggio di non puntarli in basso quando davanti agli stessi si paleserà il maschio alfa. E dato che nel pro wrestling picchiare la gente è assolutamente lecito, sono certo che questo è il primo tassello verso qualcosa di molto più grande. E la cosa più bella sarà che mi riempirò le tasche facendo urlare, per il vostro dispiacere, il vostro idolo. E lo farò, statene sicuri.

TRUST THE BRUISERWEIGHT.


Pete Dunne se ne va con una smorfia di cattiveria dipinta sul volto e senza aggiungere un'altra parola.





view post Posted: 16/5/2017, 17:22     Bruiserweight Chapter IV: Double - Promo

Pete Dunne viene inquadrato mentre sta entrando all'interno dell'arena. Indossa un elegante soprabito beige sopra un completo grigio. Fondamentalmente è vestito di tutto punto ed è impeccabile perfino nel taglio di capelli. Forse è la politica aziendale o più probabilmente vuole vendersi come un big deal anche nel look. Ma non è questo ciò che conta adesso, in quanto Funaki lo raggiunge quasi inciampando nella propria corsa.

“Signor Dunne!”

Nessuna reazione.

“Mister Dunne!”

Ancora niente.

“Pete!”

Improvvisamente il Bruiserweight si gira e lo afferra per il colletto.

“Allora, fino al signor e mister potevo anche solamente ignorarti, ma richiamami un'altra volta per nome mancando di rispetto all'importanza della mia persona e io giuro che ti strappo le dita a morsi e poi le uso per cavarti gli occhi, ci siamo intesi?”

Funaki si è quasi defecato nelle mutande.

“I... intesi.”

“Bene, adesso dammi questo microfono e sparisci dalla mia vista, nano giallo.”

Funaki non se lo fa dire due volte. Pete afferra l'amplificatore e si dirige verso la zona del tecnico del suono, indicandolo.

“Fai partire la mia musica.”

“Ma lei non deve apparire ad...”

“Non te lo sto chiedendo.”

Dunne fa per alzare il pugno verso l'addetto, ma questi fa per pararsi.

“Va bene, va bene, mi scusi, farò come dice.”

“Bene.”



L'arena viene giù per i fischi. Hanno riconosciuto la theme song e la reazione è stata del tutto inevitabile. Il Bruiserweight percorre la rampa godendosi il bagno d'odio, per poi arrivare sul quadrato e prendere parola.

“Secondo il programma dello show sto rubando del tempo a qualcuno. Per quanto mi riguarda, invece, è il resto dello spettacolo che dovrebbe girare intorno a me. E non c'è nessuno che possa impedire tutto ciò. Né Matt Riddle, né tantomeno Trent Seven. Si da il caso che stasera debba affrontarli entrambi, per altro con un tag team partner che non si è dimostrato all'altezza delle aspettative. Ora dico io: la SPW ha la possibilità di avere nel Main Event un pro wrestler del mio livello e, al posto di ricoprirlo d'oro, lo getta nel buco del culo di una card già mediocre di suo? Benissimo. Diciamo che per questa volta mi adatterò, salirò sul ring e farò quello che ho fatto sino ad ora: far volare via l'anima dal corpo dei miei avversari a suon di colpi d'avambraccio, calci in faccia e pestoni in testa. Non mi faccio problemi a ricorrerre alla violenza anche solamente per mandare un messaggio e se deve quest'oggi servire per far comprendere a Matt Riddle che deve stare lontano dai miei affari e per mettere Trent Seven nella posizione di capire con chi ha davvero a che fare, allora ben venga. Ma lasciate che sia specifico con voi, ragazzi.”

Pete si passa la lingua sulle labbra, per poi grattarsi il mento e proseguire.

“Finora non sono riuscito ad accaparrarmi una vittoria qua dentro. Ma va detto che in un'occasione sono finito vittima di un'imboscata cui hanno fatto parte un incompetente che neanche è riuscito a schienarmi in tempo e ad un povero fallito col cervello ormai in pappa e la forma fisica di una melanzana; nell'altra l'arbitro ha fermato l'incontro prima che io staccassi di netto la testa al vostro caro “bro”. Tuttavia c'è una cosa che mi fa uscire di testa ancor più del non riuscire a vincere: la mancata conclusione di qualcosa. E siccome sono arrivato sette giorni fa ad un passo dallo sconfiggere Matt Riddle, ma per sua fortuna il match è stato interrotto sul più bello, gli lascio il beneficio del dubbio solo su quali metodi utilizzerò per farlo secco. Una cosa, però, te la assicuro, ciuccia-canne: non sarà bello. Se Owens ce la farà a non mettermi sufficientemente i bastoni tra le ruote da farmi fare meno danni sarà un miracolo se potrai ancora usare le mani per mangiare e scrivere. E tu, Trent, non credere di poterti salvare dalla mia rabbia.
In questo momento sono una macchina da corsa e il tuo ficcanasare nei miei affari mi sta spingendo al massimo. Evito di dirti che è estremamente pericoloso far toccare il limite ad un motore molto potente. E se stasera non riuscirò a chiudere i conti con te, ti assicuro che finirò il lavoro ad Amnesty. Saremo solo io e te. E non ci saranno fratelli che tengano o mezzeseghe ciccione pronte a (non) dimostrare il proprio valore e altrettanto preparate a fallire miseramente in ogni loro obiettivo.
E' questa la verità.

TRUST ME.

TRUST THE BRUISERWEIGHT.

AND SUCK IT, Y'ALL.”


Indice e medio alzati al contrario in direzione della folla, poi il microfono tocca il mat e l'ex PROGRESS World Champion esce dal quadrato.

Sarà guerra già stasera.

view post Posted: 13/5/2017, 10:21     Card SPW Élite 17/05/2017 - News
Direi Christian su intervento di Neville.

Uh, questa è tosta. Se Owens non proma lo inculo.

Vado con AJ Styles.

Sarà interessante vedere cosa succederà in questo Main Event. HYPE!
view post Posted: 13/5/2017, 10:20     +1SPW Élite 10/05/2017 - Show
Questa puntata di Elite mi è molto piaciuta. E' stata molto ricca nella sua semplicità ed ha messo sul piatto tanta roba per Amnesty. Owens va fuori dai coglioni subito e va bene così, ora però vediamo cosa faranno Orton e Christian. Vittoria alla fine giusta di Neville, visto che non danneggia più di tanto Miz essendo arrivata dopo l'interferenza di Bennett. Ottimo l'annuncio di Cena circa la sfida contro il King of the Cruiserweights al PPV. Ci stava il pareggio tra me e Leo, eravamo praticamente alla pari secondo me, così come è giusto il vantaggio che si è preso Trent sta settimana. Adesso il Bruiserweight vorrà rompergli il culo in quattro. Quant'è bella la Broken Family :rotfl: Vince che si sega su Reigns mi fa morire. Main Event che da una giusta vittoria a Roode grazie anche al provvidenziale intervento di AJ Styles. Vedremo cosa farà adesso Brother Nero. Intanto Reigns lo puppa tutto perché deve contare il pin vincente da arbitro speciale. Non vedo l'ora di leggere la prossima puntata!
view post Posted: 7/5/2017, 20:19     Bruiserweight Chapter III: Fallito di merda - Promo

Le telecamere ci portano in una palestra non troppo grande, nella quale sono comunque presenti tutti gli attrezzi necessari. C’è solo una persona al suo interno, nel bel mezzo di un esercizio per il rafforzamento delle gambe, più precisamente il leg press. Non appena egli s’accorge della presenza del cameraman, gira lo sguardo: è Pete Dunne. Il Bruiserweight scende dallo schienale in pelle nera e si piazza davanti al teleschermo. Addosso ha un paio di pantaloncini bianchi e… una maglietta con un bel visibile logo della WWE stampato sopra!

“So benissimo che vi state chiedendo perché io stia portando questo indumento. La World Wrestling Entertainment ormai non esiste più. Vince McMahon ha deciso di investire in altro e quell’altro si chiama Showdown Project Wrestling. Eppure io credo che quello che porto sia un cimelio. Non perché combattere per la WWE sia stato un onore, ma perché mi ha permesso di guadagnare la notorietà che merito. Quando sono stato contattato per lo UK Tournament sapevo benissimo a cosa sarei andato incontro: più bookings, più soldi, più rispetto. Delle prime due cose devo ammettere di essere quasi un feticista, sia perché adoro provocare dolore alle persone sia perché arricchirmi con quest’ultima cosa mi provoca ancora più soddisfazione. Ma pensate me ne freghi qualcosa dell’ammirazione altrui? La risposta è più retorica della domanda: no. Per quel che mi riguarda, ricordo di aver attaccato Sam Gradwell semplicemente perché volevo far capire a quel rimbambito di William Regal di che pasta fossi fatto. E se sono disposto a mandare all’aria un progetto sul quale uno dei maggiori veterani di questa disciplina ha passato sei mesi della propria vita, immaginate cosa sia disposto a fare per cercare di essere il migliore.”

Pete inarca la bocca in una smorfia di compiacimento misto a sadismo.

“Pete Dunne non è solo un pro wrestler, ma un’istituzione. E’ un volto sul quale puntare, un gioiello da sfoggiare con vanto per ogni federazione del mondo. E sapete come mai sto qui a ricordarvelo? Non perché vi entri in quelle zucche marce, vi ho già detto quanto non me ne freghi un cazzo di essere apprezzato. No, vedete, l’unica motivazione che mi porta a fare certe dichiarazioni è perché io non sopporto le persone come Matt Riddle. Odio pensare che uno col suo talento abbia completamente mandato all’aria la sua carriera nelle arti marziali miste semplicemente per una concessione che sapeva di poter aspettare a darsi. Sei serio, Matthew? Tu ti vendi come big deal semplicemente perché sei passato al pro wrestling dopo che Dana White ti ha cacciato a calci nel culo per la positività al drug test? Non capisco se questa tua demenza dipende dalla marijuana o semplicemente da una caduta dal passeggino quando ancora non ti sapevi pulire il sedere da solo.”

Dunne si avvicina alla telecamera.

“Tu non sei un’attrazione. Sei un fallito. Sei quel tipo di persona che, avendo fallito in un campo da gioco, cambia terreno di battaglia convincendosi di saperci muovere i piedi, e magari sapendoceli muovere davvero, ma che non per questo lo dissocia dal suo vero ruolo: lo scarto. Quella che in amore si chiama seconda scelta. E tu conosci l’amore, Matthew. Vivi la tua vita sul momento, senza progettare niente. Poi Sali sul ring e meni di santa ragione. E’ vero, so che sarà ostico metterti spalle al tappeto, sei un campione nelle transizioni, nel piegare le articolazioni alla gente fino a far loro urlare il nome della mammina. Cionondimeno, ho una notizia da darti: tutto quello che sai fare, tutto quello per cui hai studiato, per cui ti sei preparato, per cui ti sei fatto un nome, io lo so fare meglio. Tu forse credi nella filosofia di Bob Marley, ma io mi ci pulisco il culo con queste stronzate. Immagino tu porti rispetto esclusivamente a chi dimostra di meritarlo. Benissimo, io non lo merito. Scordati di stringermi la mano dopo che ti ho violentemente sbattuto la faccia a terra e spezzato le dita, perché lo farò prima per piacere personale che per competizione. E mettiti in testa che chi disse che il rispetto è meglio della paura, perché dopo una sconfitta il primo resta e la seconda svanisce, evidentemente si forniva dal tuo stesso pusher. Io voglio che tu chiuda gli occhi quando ti avrò messo spalle a terra, piegato tutte e dieci le dita, preso a calci nelle costole e fatto sputare sangue. E sai perché?”

Segue un attimo di pausa, al termine del quale Pete Dunne si toglie la maglietta e la getta a terra con violenza.

“Perché tu non conosci la paura. E non c’è cosa migliore di farla assaporare a chi credeva di non poterla assaggiare mai. Ci vediamo sul ring, maledetto fallito del cazzo.”

Dunne fa per andarsene, ma si ferma quasi subito, tornando sui suoi passi e puntando il dito verso la telecamera.

“Ah, e in quanto a te Trent Seven, prova ad intrufolarti clandestinamente nel mio match e ti giuro che come gli addetti sono stati a soccorrerti la scorsa settimana, questa volta serviranno dei paramedici per raddrizzarti le braccia dopo che te le avrò spezzate come fuscelli.

TRUST ME.
TRUST THE BRUISERWEIGHT.”


Camera fades.

view post Posted: 3/5/2017, 15:22     +1SPW Élite 03/05/2017 - Show
Buona puntata. Il segmento iniziale tra Cena e Neville è stato molto acceso e di sicuro scatenerà un feud assai competitivo, vista anche la vittoria dei face nel tag match iniziale. Complimenti a Beppe e a Simon per essersi qualificati per le finali del torneo, sarà da vedere ora chi si aggiungerà a loro. Intanto prosegue il feud tra Riddle e Steen (il bro nuovo idolo mondiale per aver chiuso il secondo nell'armadietto :rotfl: ) ed inizia ufficialmente quello tra il mio Pete Dunne e il Trent di Gaffu. HYPE!
view post Posted: 30/4/2017, 23:25     +1Glorious #2 - Promo
Un promo scorrevole che è una bellezza. L'ho trovato di qualità inferiore al tuo primo, ma semplicemente per il fatto che la presentazione è spesso di fattura assai più pregevole e qui dovevi un po' immedesimarti maggiormente ed essere coerente con quanto da Bobby Roode fatto e detto nella scorsa puntata. Ottime parole spese su tutti i tuoi avversari. Un lavoro da manuale. Bravissimo.
view post Posted: 27/4/2017, 11:33     +1Bruiserweight Chapter 2: Un nuovo obiettivo - Promo

Le telecamere inquadrano un Pete Dunne in borghese intento a camminare negli spogliatoi di Elite. Stasera non ha match in programma e, dunque, si è presentato probabilmente solo per seguire l'andamento dello show. Ad un certo punto il Bruiserweight si accorge della presenza di una telecamera e si ferma, prendendo parola.

"Ah, ma allora interessa davvero a qualcuno del sottoscritto. Anche se non sono in card, c'è sempre un cameraman pronto a riprendere ciò che voglio dire. A patto che io effettivamente debba fare qualche dichiarazione, si intende. Tuttavia oggi devo ammettere che l'addetto qui presente, così come chi l'ha mandato, sono estremamente fortunati. Si da il caso che qualcosa che mi frulla nel cervello ci sia e che debba tirare fuori un paio di sassolini dalla scarpa. Il primo riguarda proprio questa mia mancanza all'interno del programma odierno. Perché, dico io? Non lo so, sinceramente, ma sono perfettamente conscio del fatto che vedere cariatidi come John Cena rubarmi un eventuale posto in card mi fa ribollire il sangue nelle vene. La Showdown Pro Wrestling ha la possibilità di presentare un volto fresco e invece opta per un quarantenne che ancora non ha capito qual è il suo vero posto. O lo potrebbe capire se ne avesse uno che non sia fuori da questa promotion così da lasciare più spazio a chi lo merita. Ma lasciamo stare. Non è con John Cena che ce l'ho. Per quanto sia criticato fa il suo lavoro, alla fine. No vedete, a parte che per questa grossa mancanza di lavoro odierna, è su Trent Seven che mi trovo costretto a spendere qualche parola non troppo lusinghiera. Da dove comincio?"

Pete si gratta il mento, per poi arrivare ad una conclusione.

"Ah sì, certo, tipo dal fatto che ora il panzone con la barba troverà qualche scusa per giustificare la sua sconfitta così come io non ho intenzione di trovare un'inutile stronzata per coprire la mia. Già me lo immagino: "Ero vicino alla vittoria, ma Brother Nero mi ha rubato lo spot. Andrà meglio la prossima, lo prometto a tutta la Trent Seven Army".
Bullshit.
L'unico motivo per cui non ha vinto è esclusivamente perché c'è qualcuno che è stato meglio di lui. E così come vi posso assicurare che sarei uscito da quel pinfall se solo Brother Nero non avesse connesso con quella Swanton Bomb, sappiate che Trent si è fatto fregare la vittoria dalle mani come se fosse l'ultimo dei bambocci. Eppure io so che questo potrebbe portargli ulteriori simpatie. E' sempre la solita storia: un favorito del pubblico va ad un passo della vittoria non riuscendo però, come il peggiore dei fessi, a farla sua e nonostante questo viene idolatrato. La parola 'underdog' mi è sempre stata dannatamente stretta. Giuro che non l'ho mai potuta sopportare. Perché poi un quarantenne dovrebbe essere definito in questa maniera? Se in quattro decenni non è mai riuscito a ritagliarsi un posto di rilievo nonostante le proprie ottime prestazioni significa che effettivamente non conta un cazzo.
Ed è esattamente questo ciò che ti contraddistingue, Trent. Sono sicuro che confermerai a pieno questa mia teoria, per altro già espressa durante la mia prima apparizione davanti alle telecamere SPW: tu vivi di rendita. Vivi grazie al supporto. Ma se il pubblico dovesse smettere di urlarti i propri complimenti saresti meno considerato di uno stronzo di cane sul marciapiede. Ed io, Pete Dunne, giuro che ne ho abbastanza. Mi sono stancato di salire sul ring, pestare a sangue i miei avversari, girare loro le dita, per poi essere considerato meno di individui insulsi come te. Qui non si tratta di frustrazione personale, è una questione di principio."


Dunne si avvicina minacciosamente alla telecamera.

"E ti giuro che farò di tutto perché nessuno si ricordi neanche che faccia hai. Se prima avevi un nemico sul ring, ora hai un nemico e basta. Ti assicuro che farò dimenticare alla gente da dove vieni, che cosa hai fatto per loro, ti ridurrò in condizioni fisiche così terrificanti che l'unica cosa che potrai pubblicizzare col tuo aspetto sarà una campagna di finanziamento per la ricostruzione facciale.
Pete Dunne is coming for you, Trent. And it will hurt. A lot.

TRUST ME.

TRUST THE BRUISERWEIGHT"


L'ex PROGRESS Champion spinge via il cameraman, lo supera e sparisce dall'inquadratura.

1182 replies since 19/9/2010