Erfenis "PURGATORY" (3x07), 12/12/2020

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The Undetected Hero
view post Posted on 12/12/2020, 20:55 by: The Undetected Hero     +1   +1   -1
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日本プロレス同盟のACE

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In un tempo e spazio non precisato...
Molto molto lontano...
Su un bosco s'alza un fortissimo vento...
Come pioggia improvvisa...
Volano via rami...
Sinché una forte luce brucia una circonferenza d'erba...
Una luce abbagliante...
E quando torna a vedersi la foresta...
Dinnanzi al Nemeton...
Tutto è diverso...

Sono lì.
Di nuovo lì.
Tornati ad esser puniti.
Lontano, lontano.

Quelli di Erfenis.


Y93RPot

Video

Ancora una volta nella White Fortress.

A questo pensa Puzzle mentre corre a perdifiato per i corridoi del castello insieme a Conor Myers e all'Erede Originale, inseguiti dalle urla feroci degli scagnozzi di Charles Casey desiderosi di fargliela pagare per quanto fatto a Gateway to Glory quando l'inaspettata ribellione di Puzzle agli ordini del New Millennium God è praticamente costata la sconfitta del team ERFENIS contro il team JPWA.

Chissà cosa sarebbe accaduto senza l'intervento di Satanic.

Meglio non pensarci ora. Meglio pensare a mettere in salvo la pelle.

Di una cosa però Puzzle è sicuro, e lo dice anche ai suoi compagni: tutto ciò che hanno fatto in qualche modo ha funzionato, e adesso loro hanno un vantaggio su Charles Casey.

Ma non può bastare. I poteri di Casey sono immensi e loro ancora non possono tenergli pienamente testa. Serve un piano e serve al più presto.

Conor afferma che anche tutti gli altri si siano risvegliati e che molti appoggeranno la loro causa, alla fine nessuno di loro vuole restare confinato in una landa parallela, lontano dalle loro vite. Conor poi sente dei rumori e si allontana, lasciando Puzzle e l'Erede da soli a discutere. Quest'ultimo si dice felice di vedere che il piano ha funzionato e che siano riusciti a ribellarsi a Casey.

Sembra ieri che erano due nemesi, un po' come è successo anche tra Puzzle e Conor stesso. Proprio ripensando a Myers, Puzzle lo richiama a discutere con loro...

Ma Conor non risponde. E' sparito.


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Siamo come al solito in una parte non ben definita. Il Creepy Coven è nella sua formazione orfana di Satanic, da quando la Notte del Diavolo ha preso quella piega le cose sono diventate strane. L’unione di entità, seppure momentanea, tra Satanic e DeSade sembra aver portato qualche piccolo cambiamento. Non sappiamo se sia una suggestione o altro, fatto sta che Doe commenta il match di questa sera come la loro fottuta rivalsa. L’occasione che aspettavano per mettere le cose a posto. Per troppo tempo sono rimasti indietro. Per troppo tempo hanno deluso le aspettative e Satanic ha compreso questo.
Egli aveva cominciato il tutto come una crociata. Ma che soldati ha a disposizione? Solo dei coglioni.
Mason Terzo annuisce a queste parole e, forse per la prima volta, non sembra essere intimorito dai toni di John, tutt’altro. Appare quasi gasato.

Parlando con il suo tono rozzo e cadenzato esprime come egli sia così dannatamente grosso, ma continui a fare errori da stupido. È stanco di essere uno zimbello. È stanco di essere un reietto inutile, vuole essere un rifiuto della società che faccia impallidire quest’ultima. Vuole farla pentire di averlo fatto ridurre in quello stato. Vuole la sua vendetta. La reazione di Doe è di una grossa e grassa risata.

A terminare il terzetto c’è Wife-Knife che si rende conto di come le cose non siano andate come sperato. Annuisce giocherellando con un coltello tra le dita, poi si ferma e alza lo sguardo. Dice che loro non hanno deluso le aspettative della società. Questo è un discorso vecchio. La società ha voltato loro le spalle. Solo Satanic ha puntato su di loro. Solo il Violence Vektor e ora questa fiducia va ripagata. Il .mob è quanto di più reale e concreto ci possa essere, un nemico che fa della forza e del raggiro il proprio potere. Esattamente come la società che li ha rinnegati. Sconfiggere loro non vuol dire solamente diventare campioni, ma prendersi la rivincita contro il mondo che li ha vomitati via.

Doe acconsente e aggiunge che questa è un’ottima lettura, anche se lui non sa leggere. Loro sono il vero volto del mondo, sono quello che tutti tentano di nascondere. La parte oscura in ogni essere vivente e questa sera prenderanno a calci in culo il .mob perché è quello che possono fare tranquillamente.

Alla fine l’aggiunta di BTM3; perché loro sono il rigurgito fetido della società, non hanno timore di dirlo e dimostrarlo, ma soprattutto: non hanno pietà.

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Gli altari dei Re sono tornati, dinnanzi a essi ci sono sia Poe che Edgar, manca Allan purtroppo. I fratelli presenti invocano con una litania il potere dei sovrani e le statue si animano spalancando gli occhi, i colori si animano dopo immemore tempo. Rosso. Giallo. Blu. Verde. Tutti si indirizzano verso Edd che viene colto da spasmi e collassa al suolo rimanendo carponi. È un attimo interminabile. Il cuore di Poe si stringe nell’osservare la scena, trattiene il respiro e alla fine può osservare quanto successo. È accaduto.

Edgar è tornato come prima. I sensi sono ritornati. Il fratello che ha patito le pene degli Inferi e la perdita dei sensi a causa della cieca fede Cristiana, adesso è tornato a sentire e vedere. Può tornare a vivere. Si guarda. Si tasta. Sorride e fissa Poe che si commuove nell’avere nuovamente suo fratello indietro. Ogni passo compiuto fino a questo momento era finalizzato anche a questo.

Anche perché, come Poe ci tiene a puntualizzare, il discorso non si è concluso. È felice di riavere Edd, ma la mancanza di Allan è un peso da tenere in considerazione. Si chiede come mai, seppure sia tornato dal mondo dei morti, non sia lì con loro. Dopo tanto tempo Poe si scoraggia, proprio lui che ha cominciato questa crociata per riavere indietro la sua famiglia. Ma adesso le cose sono diverse. È Edd a consolarlo, gli mette una mano sulla spalla e gli dice che la guerra non è finita. Ci vorrà forse del tempo per riportare Allan al punto di partenza, ma loro sono lì per questo. Il King vuole sottolineare come un passo è stato compiuto, solamente altri vanno compiuti e il tempo saprà dare la giusta spinta. Un discorso davvero diverso a quello cui siamo abituati all’interno di Erfenis, dei concetti quasi strani per Edd stesso. Molte cose sono accadute e molte altre dovranno accadere.

Poe si convince ed annuisce. Ma a osservare il tutto, a distanza, c’è una figura che fa della violenza e del tormento il suo nutrimento principale: Paul DeSade. Lì, in disparte, nella penombra, ha assistito a tutta la scena. Cosa vorrà mai?


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Le cose definibili normali, tipiche per essere più comprensibili, sono sicuramente quelle più ricercate da chi ha bisogno di sicurezza, ha paura di dover affrontare un qualche compito che richieda un minimo di impegno e dispendio di energie: secondo i più, infatti, tendere a qualcosa che non appare conservativo è sicuramente un errore che deve quindi essere evitato.
Con queste parole veniamo accolti da James D. D’Arby, seduto da solo ad una scrivania, largamente nell’ombra.
Il Boss del .mob aggiunge che non sono però le cose di questo tipo ad interessargli: la conservazione e l’evoluzione possono andare di pari passo quando si tratta di biologia, mentre ciò che nella nostra società si definisce progresso è collocato sul versante diametralmente opposto. Esso è ricerca del nuovo e quindi dell’ignoto, del particolare non ancora esplorato, dell’ancora non compreso da noi e possibilmente non comprensibile da altri neanche dopo, così da poter rimanere un passo avanti: il progresso è rischio ed innovazione, ma sono proprio tali uscite dalle nostre zone di comfort le uniche capaci di riempire le nostre mani con l’oggetto della brama finale di ogni uomo.

Il Potere.

Le sue dinamiche, siano esse dirette o circostanti, sono infatti ancora più imprevedibili di quelle per il mero progresso “neutro”, e richiedono quindi impegno: devono essere osservate, analizzate e comprese, poiché è senza dubbio un vantaggio affrontare qualcosa che si conosce e si riesce a spiegare.

Con un sorriso D’Arby afferma che non sempre, tuttavia, ciò è possibile.

Questo ritorno alla Fortezza Bianca ne è un esempio che andrebbe con tutta probabilità scritto in tutti i manuali sull’argomento, se solo ne esistessero.
Nessuno nel .mob si è mai voluto tirare indietro dall’idea di dover difendere le cinture Morningstar una volta conquistate, tutti loro sanno benissimo che cosa significhi indossarne una e non si sono certo fatti frenare nel loro processo di Conquista…che come dice il nome stesso, ha arriso loro poiché quelli maggiormente in grado di disporre del Potere e di utilizzarlo contro gli altri ed a proprio favore. D’altronde è sempre e solo esso a donare le opportunità, siano essere prese con la propria forza o concesse da chi è nella posizione per farlo.
La comprensione però non è sempre così semplice, proprio come diceva poco prima, come indicato dal nome di colore da cui stasera le cinture dovranno essere difese.

La nomina del Creepy Coven è infatti davvero difficile da collocare, qualunque sia il punto di vista adottato.
Il loro ultimo impegno li ha infatti visti uscire sconfitti contro la Scuola del Sapere Superiore, che a sua volta si è sempre mostrata assolutamente non in grado di affrontare il .mob: certo, la proprietà transitiva mal si applica a qualcosa di analogico come le dinamiche del Potere, ma questo risultato a suo parere avrebbe dovuto precludere loro qualunque via d’accesso a questo scontro.

Ed invece eccoli qui, a pochi attimi da uno scontro di massimo profilo.
Scontro che li lascerà senza dubbio alcuno ancora più umiliati, poiché assolutamente inferiori al .mob nell’utilizzo del Potere se non addirittura completamente incapaci. Questo sì che è un sillogismo applicabile alla situazione.
Sorride D’Arby, aggiungendo di non sapere se i sottoposti di Satanic dimostreranno in battaglia il motivo per cui hanno avuto un’opportunità simile nonostante risultati in direzione opposta, ma di essere al contempo perfettamente consapevole che a fornire la prova della loro inadeguatezza per questo livello saranno proprio Rogue, Split e suo padre Hendrick.

Le tre figure, cinture in spalla, emergono dalla penombra alle sue spalle.


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Desmond Callahan aveva passato gran parte della sua esistenza ad affrontare, letteralmente, la morte negli occhi, con il Maligno che si presentava in forme via via più potenti, che avrebbero fatto tremare anche il più zelante dei credenti. Ma non lui.
Egli era il campione della fede, il Prescelto dal Signore. Colui che avrebbe affrontato le armate di Lucifero a testa alta, nel nome di Dio. Ed avrebbe vinto, perché così era stato stabilito dal suo stesso Creatore.
Ma per i Demoni che stava combattendo quella notte non bastava un esorcismo. Per mostri di quel tipo non era necessario nemmeno un tramite umano, poiché la loro natura malvagia si poteva benissimo insidiare in oggetti inanimati. Persino in delle sporche, vecchie e malandate bottiglie del cazzo.
Desmond ne aveva una tra le mani, che aveva dimezzato in pochi minuti. Tequila Mezcàl, come voleva la tradizione messicana. Si trattava vecchio souvenir di un suo viaggio di lavoro a Tijuana, la città del peccato per eccellenza. Gliela aveva regalata Julio, un povero contadino del luogo, come dono per aver liberato suo figlia Ana dalle grinfie del Demonio. Desmond si trovò, suo malgrado, costretto ad accettarlo, nonostante detestasse l’alcool, conscio degli effetti che aveva sull’uomo. Esso non era altro che un ulteriore strumento nelle mani dell’ex figlio prediletto di Dio, utile a portare gli umani lontano dalla Retta Via.
Del bene lo aveva condotto al male, ma la cosa ormai non lo stupiva neanche più di tanto.
Mentre buttava giù un’altra sorsata di quella bevanda maledetta, Desmond si chiedeva cosa lo avesse portato a ridursi così. Le sue ultime disavventure nel Castello, fu la prima risposta che gli venne in mente, ma non solo. Parte delle colpe erano anche di chi lo aveva spinto sin lì, nelle fauci del nemico, e poi lo aveva abbandonato, esattamente come avevano fatto tutti i suoi ex alleati.
Gli bastava uno sguardo verso il Cielo, senza proferir parola. I suoi occhi da soli erano sufficienti ad esprimere tutta la sua disperazione. Gli veniva da piangere, ma in cuor suo cercava con tutte le sue forze di trattenere ogni singola goccia.
Non meritava le sue lacrime, non dopo tutto quello che aveva fatto per lui. Callahan gli aveva fatto una semplice richiesta, implorandolo di ricevere un segnale Divino. Una semplice manifestazione della sua Opera, atta a mostrare al suo discepolo prediletto che fosse sulla strada giusta. O per lo meno ancora nelle sue Grazie.
Ma non era arrivato nulla di tutto ciò. E lui rimaneva lì, in attesa, ad affrontare i suoi demoni interiori senza la più forte arma a sua disposizione: la Fede.
Per quanto ancora avrebbe potuto resistere?


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Dopo averli ottenuti "in regalo", il mob è chiamato a difendere i titoli MORNINGSTAR! E nonostante la sconfitta, sarà il Creepy Coven a sorpresa a godere di questa opportunità.

MORNINGSTAR Championship (Trios Titles Form)
.mob (Hendrick J. D’Arby, Rogue, Split) vs Creepy Coven (Benjamin Timothy Manson III, John Doe & Wife Knife)

DIN!!!
DIN!!!
DIN!!!

LA GUERRA INIZIA

Non appena suona la campana è un vero massacro. I corpi si sparpagliano per il ring, ma il Creepy Coven viene lentamente surclassato perché Wife Knife non sembra entrare nel match.

Ad un certo punto dell'incontro però quest'ultima prende in ostaggio d'Arby, con un coltello puntato alla gola lo tiene fermo. Il mob si distrae e a quel punto il Creepy Coven usa degli oggetti.

Sedie, mazze da kendo e tavoli vengono usati ma anche preparati. Due sedie aperte e messe una opposta all'altra servono per una doppia powerbomb di BTM e Doe su Split.

Poco dopo il comeback del mob, con Rogue prima, fallito, ma soprattutto Hendrick che con la sua forza riesce a capovolgere la situazione. Prova a puntare Wife Knife ma Benjamin si mette di mezzo.

Ad un certo punto combattono sull'apron ring...

MICHINOKU DRIVER DALL'APRON ALL'ESTERNO, SUL TAVOLO!!!

IMPATTO DEVASTANTE DI HENDRICK AI DANNI DI DOE!

SPEAR DI BENJAMIN SU HENDRICK, LO SBATTE CONTRO UN TAVOLO!!!

L'incontro prosegue e il ritmo resta alto, i protagonisti sono Rogue e Split contro BTM e Doe. Si scambiano vari colpi, arrivano vicini alla vittoria ma proprio quando Rogue sembrava aver chiuso il discorso...

Wife Knife interrompe il conteggio. I quattro si massacrano e "eliminano" a vicenda dal match mentre Wife Knife osserva il tutto al centro del ring. Non rendendosi conto però...

CHE ALLE SUE SPALLE TORNA HENDRICK!

Il mob prende il sopravvento perché BTM e Doe vengono distratti dallo squilibrio dello scontro Hendrick e Wife Knife, vengono messi fuori gioco mentre nel ring Wife Knife incredibilmente sembra avere la meglio!

Si lancia alle corde per colpirlo alle gambe...
A stento Hendrick si tiene in piedi...
Poi si lancia dalla terza corda...

MA VIENE AFFERRATA AL VOLO

ODDIO

HENDRICK SALE SULL'ANGOLO

POWERBOMB SUL TAVOLO DALL'ANGOLOOOOOOO

UNO!!!

DUE!!!

TRE!!!

.mob b. Creepy Coven e mantengono i titoli

MA NON HA TEMPO PER FESTEGGIARE
CHAIR SHOT DI...

SATANIC!!!

SU HENDRICK
E POI ROGUE
E POI SPLIT

VENGONO MASSACRATI DA BTM E DOE!!!

d'Arby osserva la scena all'esterno, affranto.
Satanic prende il microfono e afferma che vincere o perdere è relativo. d'Arby dovrebbe sapere, il .mob è stata una fazione fallimentare dal primo giorno eppure eccoli lì con la cintura. Questo mondo non ha senso, ma...Ma loro condividono qualcosa. C'è un anello di congiunzione tra queste due fazioni, ed è un elemento sano, un'ancora.

Juggernaut è l'ancora del .mob, l'elemento di spicco. E Satanic vuole proprio lui. Vuole mettere alla prova la sua nuova ancora, la sua nuova forza che l'aiuterà a seminare il caos e distruggere nella stagione del diavolo ogni cosa. L'ancora che ha suggerito a Satanic di puntare al titolo più prestigioso per avere la massima esposizione della sua voce.

L'ancora che...Gli ha ordinato di fare questo.
d'Arby vede BTM e Doe accerchiarlo, indietreggia non sapendo che fare.

Ma poi si volta.
E lì c'è l'ancora.
C'è...

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ABIGAIL.

Sorride, lasciando di stucco d'Arby che viene poi spinto da BTM e Doe. Headlock Driver di Satanic su una sedia. Ma non basta. Lo chiude con il braccio Sinistro tra le sue gambe, proprio nell'istante in cui Juggernaut si fa vedere col titolo. Satanic lo indica e gli dedica il gesto.

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HAMMERLOCK ARM SNAP

GLI HA SPEZZATO IL BRACCIO

CHE DICHIARAZIONE DI GUERRA DEL COVEN!!

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La Fortezza Bianca accoglie un volto nuovo su un corpo vecchio. Leviathan con la sua nuova, mostruosa, identità si appresta ad entrare nel ring molto lentamente come se stesse…trascinando qualcosa. E la “cosa” è Conor Myers, insanguinato e privo di sensi! Il passo lento di Leviathan, che non sembra faticare a trascinare Conor ma sembra proprio farlo apposta, da un senso di inquietudine. Conor non reagisce, non vediamo un suo muscolo muoversi. Leviathan lo carica sul ring, lo lascia al centro del ring e si inginocchia aprendo le braccia. Passa un minuto dove il volto mostruoso di Leviathan non lascia trasparire nessuna emozione e poi lo stesso Leviathan asserisce che si tratta di un dono. Un dono per il New Millenium God. Un dono per Charles Casey. Leviathan ha seminato distruzione nel suo debutto ufficiale durante il War Games, schiacciando tutti e tutto per poi sparire. Ora si ripresenta con un Dono per il Dio di Erfenis. Leviathan rimane in attesa di un qualche segnale, mentre Myers non sembra voler riprendere conoscenza..

E se Leviathan voleva una Divinità, adesso ce l'ha.
Solo non quella a cui stava pensando.

Basta solo un istante, soltanto un secondo privo di illuminazione alcuna a Tsukuyomi, il Dio della Notte, per manifestarsi davanti a lui.
La tensione è palpabile, l'atmosfera surreale. Il Dio dalla faccia di Corvo fissa negli occhi Leviathan, senza mai gettare lo sguardo neanche per un secondo sul corpo esanime di Myers.

A questo punto il silenzio viene rotto da un commento del nuovo arrivato, il quale afferma che se tutto questo rappresenta un tentativo di ingraziarsi una Divinità allora è un tentativo alquanto patetico. Forse Charles Casey ne sarebbe lusingato, ma d'altra parte, per quanto a questi piaccia affermare il contrario, lui non è un Dio e di divino non ha assolutamente niente. Vuole che queste sue parole rimangano impresse nella mente di Leviathan: non si sceglie di diventare un Dio, non è questione di volontà, e questo Tsukuyomi può affermarlo per esperienza diretta.
Ad ogni modo, se Leviathan vuole soltanto ingraziarsi un essere superiore lui è disposto a concedergli una possibilità.
Vuole che faccia una cosa per lui, che non sia portargli la carcassa di qualche mortale.
No.
Se Leviathan vuole il favore divino allora deve uccidere lo stesso Tsukuyomi.
...
Ammesso che ne sia capace.

Leviathan scoppia in una fragorosa risata, poi, di botto, si placa, facendo un cenno affermativo con la testa.

Di nuovo le luci vanno via e quando ritornano, dopo pochi istanti, sul ring non ci sono più né l'uno né l'altro, ma solo Conor Myers... o ciò che resta di lui.

Con uno scatto fulmineo, Puzzle entra nel ring seguito dall'Erede. I due si sincerano delle condizioni di Myers, che non promettono affatto bene. D'improvviso poi le luci si spengono man mano, lasciando un solo brillante riflettore sulla rampa.

Dio è qui.

Charles afferma che in tutti questi anni ha forse perso l'abitudine di aver a che fare con Puzzle. Un paladino della giustizia, colui che è stato capace persino di condividere con le proprie tenebre e continuare a brillare e portare speranza nel mondo. Colui che addirittura oggi si è diviso da quello stesso male, per sfidare Dio...Ma il New Millenium God l'avverte, perché questo compito non sarà così semplice come fu ai tempi della 2FH. Ai tempi Casey era all'oscuro di molte cose, di un percorso che l'ha portato ad oggi. Dove gioca nel proprio territorio. E quando Charles l'avrà tolto di mezzo, finalmente potrà tornare in 2FH e riprendersi tutto ciò che è suo, senza che Puzzle possa farci nulla.

Ma prima Puzzle deve completare il suo piano. L'Erede rimane interdetto per un istante e Charles lo nota, affermando che atteggiarsi ad allievo che supera il maestro finirà solo per farsi bacchettare da quest'ultimo. L'Erede dovrebbe sapere i poteri del Nemeton e cosa comporta ciò che ha fatto.

Non può esiste un paradosso.

Così come un Conor Myers è morto per averne un altro...


...


Hayabusa_FMW

Un Puzzle dovrà morire affinché ne resti solo uno.

Darkside Puzzle si mostra alle spalle di Puzzle e l'Erede. Quest'ultimo immediatamente rotola all'esterno, mentre Puzzle va faccia a faccia col suo lato oscuro. Gli regge lo sguardo...Finché poi non lo china e si allontana. L'Erede osserva il tutto preoccupato, mentre Charles ride di gusto.


448uu12

 
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