Last Night on Earth, Dec 31, 2017

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makko 95
view post Posted on 30/12/2017, 20:54 by: makko 95     +1   -1
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*Poco prima dello Show.*

Una leggerissima fiamma, è tutto quello che vediamo in questo momento.

Un sospiro. Un profondissimo respiro.

L'inquadratura si allarga, capiamo che la fiamma è racchiusa in una lanterna... una mano si avvicina ad essa, le unghie smaltate di nero. Un altro sospiro mentre l'inquadratura si allarga ancora di più.

K:"There's no going back."

Katheryn Hudson.
La Dark Lady della DownUnder, colei che sfiderà Karin Hawthorne nel Main Event di Last Night On Earth. La troviamo seduta, con le gambe incrociate ed uno sguardo quasi malinconico. Ma L'ex Campionessa non è in un luogo qualunque, non si trova nella solita stanza.

La sua mano va ad accarezzare terra. E' soffice. E' il tessuto che ricopre lo Squared Circle. Katheryn è all'interno del Ring della 2FH Arena.

Un lieve sorriso compare sul suo volto, un sorriso nostalgico che racchiude un milione di ricordi.

K:"Fu qui che iniziò tutto. Il mio percorso iniziò qui, su questo Ring ma soprattutto in quest'arena. Tanto tempo è passato, troppi ricordi affiorano la mia mente, ma per quanto io tenti di scacciarli, loro ritornano e sono presenti più che mai.
Ricordo tutto.
Ricordo il primo incontro.
Ricordo quando percorrevo quella rampa con la Cintura Fwf legata intorno alla mia vita.
Ricordo la Never Ending Story.
Ricordo i cori incessanti mentre io e Zoey Di Maggio ci scontravamo su questo Ring:"Fight For Ever. Fight For Ever."
Ricordo la fine di tutto, quando ci venne annunciata la chiusura definitiva.
Ricordo tutto, purtroppo.
Ma soprattutto... ricordo i primi passi dell'allora Kaylee Di Maggio."

Scuote la testa, sospirando.

K:"Una ragazzina indifesa, nulla di più. Una ragazza gracile, senza tecnica, senza speranza... ma con una voglia innata di non mollare mai. Potevi farle tutto quello che volevi, ma alla fine, la dolce e fragile Kaylee si rialzava, sempre più convinta dei suoi mezzi, sempre con più esperienza... e sempre con più cattiveria. L'ho già detto, è stata soprattutto colpa mia se siamo arrivati a questo punto. Io che potevo finirla, ma che non l'ho fatto. Io che potevo cancellare Kaylee Di Maggio dalla faccia di questo Business... ho reso possibile l'avvento di Karin Hawthorne.
Io sono la maggiore responsabile di tutto ciò e mai lo scorderò."

Breve pausa.

K:"Ogni giorno penso a tutti quelli che hanno e stanno soffrendo per colpa mia. Ma soprattutto, penso a quello che potrebbe succedere se io questa sera non riuscirò a sconfiggerla. Penso a tutti quelli che dovranno soffrire, penso a Karin Hawthorne che, una volta debellata la Tempesta, non avrà più nessuno sulla sua strada tanto folle quanto la sottoscritta per cercare di batterla.
E tutto questo mi preoccupa."

Sorriso.

K:"L'Empress Of Europe quest'anno non ha alcun senso di esistere. Tutte le partecipanti a questo torneo sono in pericolo. Dovrebbero capirlo e darsi man forte, c'è qualcosa di più grande che minaccia tutte loro, ed il suo nome è Katin Hawthorne. Dovrei odiare a morte tutte le partecipanti, ma invece sono qui, ad avvisarle di non sottovalutare colei la quale qualcuno conosce solo come "Kaylee Di Maggio." Lei non è Kaylee, lei è qualcosa di più ed io me ne sono resa conto solamente qualche settimana fa. Ho bisogno dell'aiuto di tutte le presenti, questa sera, ma so che non avverrà, so che sarò sola in questo Ring.
Sola contro Karin.

...

Ma forse, forse non sarò da sola."

Si guarda intorno la Dark Diamond. Il suo sguardo va a concentrarsi sugli spalti, dove tra non molto, la gente le riempirà in ogni ordine di posto. Sorriso.

K:"Vedo la speranza. Vedo la possibilità di farcela. Questa sera, non sarò da sola su questo Ring. Ci sarò io, fisicamente, ma saremo tutti qui, insieme, per il bene comune. I fantasmi del passato non mi fanno paura. Ciò che successe durante lo stesso torneo l'anno scorso, oramai è solamente un brutto ricordo.
Karin lo ha fatto apposta. Ha escogitato tutto e alla fine siamo ancora qui, una contro l'altra, stesso torneo, ma con un anno di differenza.
E non commetterò l'errore di sottovalutarti, no.
Anche perché non avrò contro la stessa persona, ma una totalmente diversa, pronta a tutto pur di raggiungere il suo scopo.
Ed io lo so bene.
Quest'oggi non mi fermerò. Non mi fermerò fino a quando non avrò più fiato.
Fino a quando le tue spalle non saranno inchiodate a terra.
Quest'oggi non si può tornare indietro, non c'è alcuna possibilità."

Si alza, prendendo possesso della sua lanterna.
Primo piano su Katheryn.

K:"This is my house, Karin Hawthorne.
E farò di tutto pur di difenderla.
A costo della mia carriera.
A costo della mia vita."

Far per uscire dal Ring, ma si volta, un'ultima volta.

K:"Are You Ready For... The Perfect Storm?"

Impassibile, Katheryn Hudson esce dal quadrato.
Compie qualche passo sulla rampa, spegnendo la sua lanterna e alzando il cappuccio che va a ricoprire i suoi capelli nero corvini.
Nel silenzio, nell'oscurità, Katheryn percorre tutta la rampa d'accesso al quadrato, arrivando in cima.
Si gira, verso il Ring.
Socchiude gli occhi, sospirando.
Sul suo volto compare un sorriso.
Questa è casa sua.
Katheryn non vuole fallire.
Katheryn non DEVE fallire.
Per lei, per tutti.

La Hudson si gira di scatto, sollevando lievemente il suo vestito che abitualmente tocca il terreno. Un lieve inchino, per poi sparire nel Backstage.

There's no going back.

*Camera Fades.*


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Backstage.
Nell'ufficio che una volta apparteneva alla Owner della Fight For Honor, nulla sembra cambiato. L'arredamento è lo stesso, e quella elegante scrivania permane al suo interno, a stagliarsi fiera alla vista di chi si introduce in tale luogo. Così come allora, una giovane fanciulla dai lunghi capelli biondi vi siede, con un flute di vino rosso tra le dita ed un sorriso inquietante in volto. Il sangue che scorre nelle sue vene è lo stesso, così come il volto, somigliante ad ella come nulla al mondo.
Tutto sembra lo stesso e, nel contempo, nulla è come prima.

Karin Hawthorne osserva una luna spenta far capolino dalla finestra di quell'ufficio. Elegante ed eterea come non mai, la Musa della Follia si accarezza la lunga chioma d'oro, mentre riflette su ciò che la attende. Su quel match, che così tanto significa per lei, per Katheryn Hudson, per la DownUnder. Su una contesa che trae le sue radici proprio qui, nella 2FH Arena.

Quando ad una piccola Kaylee di Maggio fu dato l'ordine di comunicare a Katheryn Hudson che non avrebbe ottenuto il suo rematch titolato.

KH: "Non senti, Katheryn, quest'aria di nostalgia?
Dicono che ad un passo dalla propria fine ci si volti indietro, rivivendo ogni istante della propria esistenza. Quando non esiste futuro ed il presente è labile, incerto, non v'è che il passato ove rifugiarsi, per tentare di scampare ad un destino segnato. Ed ho scelto di concederti di vivere il tuo passato un ultima volta, prima che tutto si concluda.
Ma... cosa vi è, nel tuo passato?

La gloria, non v'è dubbio. Ti sono bastati tre mesi, in fin dei conti, per dimostrare il tuo valore. Tre mesi, ed l'alloro più importante di questo dannato mondo era alla tua vita.
Ma anche... frustrazione. Odio. Rimorso.

La frustrazione di non essere mai riuscita ad avere la meglio dell'unica donna che hai sempre visto come superiore a te. Ogni singolo passo che compievi, Katheryn, lei era di fronte a te. Un obiettivo da raggiungere. Un'avversaria da sconfiggere.
L'odio verso quella donna. Verso il suo nome. Verso la sua storia. Verso tutto ciò che la coinvolgeva. E dunque... verso di me.
Il rimorso di non essere riuscita a togliermi di mezzo nel momento in cui potevi farlo. Per non aver compreso cosa si celasse dentro il sorriso gentile di quell'insulsa ragazzina che ero.

Il passato è un luogo felice, ove rifugiarsi.
Ma... gli errori compiuti allora possono tornare a tormentarti, affamati di vendetta. Richiedono un tributo, Katheryn. Richiedono il tuo sangue."

La Muse of Folie bagna le labbra con il vino rosso, facendole assumere un colorito cremisi, ancor più in contrasto con la candida pelle d'alabastro della giovane.

KH: "They come to hunt you where everything started, Katheryn.
Ma sapevi, Katheryn... sapevi che questo momento sarebbe arrivato. Lo hai compreso a Swan Song, quando per la prima volta hai incrociato i miei occhi. Hai compreso il tuo errore, hai compreso le conseguenze che ciò avrebbe avuto. Ne hai avuto paura.

Perché non mi hai annientato quella sera, Katheryn Hudson? La sera in cui, in questa stessa arena,
incontrasti la sorellina del tuo peggior nemico?
Perché non mi annientasti il giorno del nostro primo match, Katheryn?
Perché non lo facesti ancor dopo, battaglia dopo battaglia, in Fight For Honor come in DownUnder?

Il nostro primo scontro, in Australia.
Lo ricordi, vero?

Mi lasciasti cadere al tappeto, priva di sensi. Annichilita dalla differenza che vi era tra noi due. Mi sconfiggesti, Katheryn. Ma decidesti di non porre fine alla mia carriera, quando pure avresti potuto farlo.
Perché, Katheryn?

Con quel gesto condannasti tutti quelli che ti circondavano.
Condannasti l'intera DownUnder a divenire il mio piccolo giocattolo. E tu a divenire la danzatrice del mio dolce carillon, pronta a ballare quando io lo ritenevo divertente. Convinta di avere in mano il proprio destino, ma in realtà null'altro che un burattino nelle mie mani."

Karin sorride, inquietante, all'inquadratura.

KH: "E' il rimorso che ti ha condotto di fronte a me, questa sera.
Ad accettare, implicitamente, la tua fine. A pagare per i tuoi peccati. Così come Tenaya fece, anche tu hai deciso di combattermi per il solo motivo di non dover più guardarti allo specchio e sentirti in colpa per tutto quello che sta accadendo. Ed io... ho deciso di accontentarti.
Facendo si che tu possa affrontare i demoni del tuo passato qui, ove essi hanno cominciato a nascere dentro di te."

Un altro sorso di vino rosso.

KH: "E... nello stesso torneo che avresti sempre voluto vincere, per la corona che avresti voluto cingere al tuo capo ma che mai ti apparterrà.
Per causa mia, credesti. Fu colpa mia, dopo tutto, di averti eliminato nel torneo dello scorso anno, il torneo che tu e tu soltanto eri destinata a vincere? Non è quello che hai ripetuto a te stessa, giorno dopo giorno?

It was all her fault.
I wasn't an Empress because of her.
Lei, il suo insulso buon cuore, il suo non arrendersi mai. E quel dannatissimo cognome.

Non fu così, Katheryn.
E per quanto ti sforzi di convincerti del contrario, lo sai benissimo anche tu.
Quella sera così come oggi, furono i fantasmi del passato a costarti la gloria che tanto bramavi. Fu la vendetta di colei che avevi sconfitto ad essere la tua condanna. Ma era così facile dar la colpa ad una piccola fanciulla senza possibilità di difendersi, non è forse così?
Era così facile allontanare il problema piuttosto che affrontarlo ed eliminarlo alla radice?

...

Ciò che differenzia me e te non è solo il fatto che io sono una Musa e tu una semplice mortale.
Non è solo questo a rendere questa battaglia null'altro che il tuo sacrificio all'altare della Follia di cui sono custode.

E' ben altra.
La verità è che io ho affrontato il mio passato. Ho pagato i miei errori.
Ho pagato con il sangue."

Karin mostra la piccola cicatrice sul suo collo.
Se la procurò dopo Swan Song, il giorno in cui smise di essere Kaylee di Maggio.

KH: "Ho donato il mio sangue ai demoni che mi tormentavano.
Ho cancellato il mio passato. Il mio nome. Il mio lignaggio. La mia stessa identità.
I... legami, che mi univano a Zoey di Maggio.

Sono rinata.
Mi sono... risvegliata.

Ed oggi sono qui, come la Musa della Follia. Mentre tu... tu non sei che l'ombra di te stessa. Il frutto di un passato mai risolto e di un presente che si sta esaurendo velocemente, nella consapevolezza che non esiste futuro."

La Hawthorne si lecca le labbra, intrise di vino, sorridente.

KH: "Sai perché ho scelto che il nostro scontro avvenisse nell'Empress of Europe?
Perché tu potessi finalmente incontrare i fantasmi del tuo passato, questo di sicuro. Ma anche... perché così potrai finalmente comprendere. Potrai comprendere cosa vuol dire essere un'Imperatrice... e perché non sei mai riuscita a diventare tale.

Si può divenire padrona di un mondo con il denaro, o con un cognome importante. Non è forse ciò che è accaduto a me ed alla DownUnder, in fin dei conti?
Si può essere Regina per mezzo del sangue che scorre nelle proprie vene.

Ma... ciò su cui si fonda un Impero... è la paura.
Il timore reverenziale che si genera negli animi di chi ti riconosce come tale. Il terrore di chi ti guarda negli occhi, e china il capo. La paura, quasi innata, di incorrere nella furia di chi ha con sé tale scettro.

Il vero potere non si fonda sul denaro, sulla propria discendenza, sulla capacità di mettere tutti d'accordo o sulla gloria ottenuta sul ring come su un campo di battaglia.
Il potere discende dalla paura.

E perché tale paura esista, è necessario che tutti vedano cosa un'Imperatrice è davvero capace di fare."

Una risata.
Sadica. Inquietante.
Folle.

KH: "Ho scelto questo luogo perché tutti abbiano paura di me.
Ho scelto te perché... ho bisogno che tutti assistano alla tua fine.
Che ti vedano implorare pietà, fare ammenda per i tuoi peccati. Perché nessuno osi opporsi a me, osi contraddire una Musa consapevole di ciò che lo attende.

Perché, Katheryn...



...è sul tuo cadavere che io creerò il mio Impero."


- CAMERA FADES -


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Il Main Event è finalmente alle porte.
Uno scontro che tutti attendono con impaziente, spasmodica attesa. In primis loro due, le atlete simbolo dalla DownUnder, legate da un odio viscerale che in questo luogo pone le sue radici. Katheryn vs Kaylee, Karin vs Katheryn. La tempesta perfetta contro il fiore del deserto, divenuto rosa dalle spine venefiche che hanno avvolto l'intera federazione, soffocandola lentamente ma inesorabilmente. Lo sapevano, fin dal primo giorno in cui si sono incrociate, che questo giorno sarebbe arrivato. Il giorno in cui, al massimo delle loro energie si sarebbero affrontate, una contro l'altra, in uno scontro che non ammette repliche. Lo sapevano fin dal loro primo incontro. Fin dal giorno in cui si affrontarono, proprio come oggi, nel primo turno dell'Empress of Europe. Fin dal giorno delle loro battaglie in DownUnder per il titolo femminile, fino al "canto del cigno".

Katheryn Hudson.
La donna eternamente "ad un passo" dal divenire il punto di riferimento dell'intero business.

Kaylee di Maggio.
La "bastarda". La sorella minore di Zoey.


Entrambe hanno convissuto con i loro demoni. Entrambe hanno dovuto affrontarli, anche sono per essere qui.
Ma solo una delle due prevarrà.


La Tempesta Perfetta, o la Musa della Follia.



...






Il dolcissimo suono di un violino.


...


"Can you hear the silence in the wind?
Oh, can you hear anything at all?

I know it is wrong...
But I feel no remorse at all

A facade of pure light
I am raw...
Darkness tinges my every sigh

Come, I beckon to you
Come, I dare you to look in my eyes

There is beauty in hell
There is beauty in darkness, I swear to you..."



DISTANT TRACES OF BEAUTY.


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"The following contest is our MAIN EVENT of the Evening!
And is the Round One of the Empress of Europe!
Introducing first...
From Nitra, Slovakia...
She's our DownUnder's Principal Owner...

The MUSE OF FOLIE.
Karin Hawthorne!"



La Musa della Follia ci onora della sua presenza.
Elegante, eterea, perfetta. Karin Hawthorne compare sotto il titantron, mentre le leggiadre note della sua theme circondano l'arena ammutolita, quasi "incantata" dalla soave bellezza della giovane fanciulla che ha inesorabilmente preso il controllo dell'intera DownUnder, trasformandola nel suo dolce carillon. Colei che prima era Kaylee di Maggio torna qui, alla 2FH Arena, da Musa... e con i propositi di divenire Imperatrice.
Raggiunge il ring, Karin, con un sorriso gentile in volto, incarnazione di una purezza che è illusione si, ma illusione quasi inattaccabile, così vicina ad essere realtà.

E' con questo dolce sorriso in volto che Karin attende la sua "vittima".
La sua avversaria.
L'unica donna che ha avuto il coraggio di affrontarla.


...




"So you wanna play with magic
Boy, you should know whatcha falling for
Baby do you dare to do this
'Cause I’m coming atcha like a dark horse
Are you ready for, ready for
A perfect storm, a perfect storm
'Cause once you’re mine, once you’re mine
There’s no going back"




DARK HORSE.




"And her opponent...
From Santa Barbara, California...

The Perfect Storm.
Katheryn Hudson!"



Lo sentite anche voi?

Si, è il boato dell'intera 2FH Arena.
L'urlo di ogni singolo presente a Dublino. Ogni uomo, donna, ragazzo o bambino dell'arena sta urlando,
a perdifiato, un nome.
Il suo nome. Il nome dell'unica ancora di salvezza dall'oblio più totale.
Sembra quasi che le fondamenta dell'arena tremino, scosse da un così forte rumore. Scosse da quel sentimento così forte che unisce tutte le anime in una sola, 2FH e DownUnder insieme. Un unico grido, un nome scandito all'unisono che diviene assordante.


E' in questa atmosfera che inizia il match più importante della serata.
Il match che potrebbe cambiare la DownUnder per sempre.

...


Può una mortale fermare una Musa?

Non conosciamo la risposta.
Ma quello che sappiamo è che, se tale possibilità esiste, l'unica che può riuscirci è proprio lei.


"Katheryn!"


"Katheryn!"


"KATHERYN!"


"KATHERYN!"


"KATHERYN!"



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Single Match
Empress of Europe - Round 1
Karin Hawhtorne vs Katheryn Hudson


DIN DIN DIN!


Sta iniziando.
Sta cominciando per davvero.


Fin da quando l'arbitro ha fatto risuonare la campanella, l'atmosfera si è fatta, se umanamente possibile, ancor più elettrica. La tensione che circonda quel ring è qualcosa di incomprensibile se non si ha la fortuna di essere alla 2FH Arena in quel preciso momento. Le due atlete rimangono immobili, ad attendere l'una la prima mossa dell'altra. Si fissano, intensamente, quasi a scrutarsi nell'animo, a conoscerne paure e desideri. Nella stasi che precede l'inizio della fine, è la calma a farla da padrona. Ogni passo, ogni singolo movimento, persino il più impercettibile, è ragionato, studiato. Non esistono seconde chance, un singolo errore sarà sufficiente per determinarne la disfatta.


Poi, una risata.


Le dolci risa della Muse of Folie sono la prima cosa che udiamo. La Hawthorne fissa Katheryn sorridente, ciondolando a destra e a sinistra con il capo. E' tranquilla, fin troppo tranquilla. La Hudson prova a non farsi innervosire da quello sguardo, ma sente il sangue ribollirle nelle vene. Deve mettere fine a questa follia. Deve salvare la DownUnder. Deve far tacere quelle voci che le urlano nella testa la sua colpa. Tutto questo finirà.
Adesso.





Katheryn si lancia all'attacco.
Con tutta la forza che ha in corpo.





Senza rendersi conto che, in questo modo, è finita per cadere nella trappola che la Musa della Follia aveva preparato per lei.


..


La vediamo muoversi, Karin.
Un movimento fulmineo, sfuggente.
Talmente rapida da svanire in un battito d'occhi.


Spicca il volo.
Armoniosa e letale allo stesso tempo.



Colpisce.




SUNRISE.

MELODY.


Katheryn è travolta da quella che una volta era la miglior manovra di Kaylee di Maggio. Quella manovra che così tante volte è riuscita ad evitare senza alcuna difficoltà, di cui non credeva poteva più aver timore. La punta dello scarponcino della Hawthorne impatta ad una velocità considerevole, precisamente sulla sua tempia. Senza rendersene conto, finisce al tappeto.


Si rialza.
Nemmeno un istante dopo, Katheryn è già in piedi.


Cerca di realizzare quello che è successo.
Ma... è stordita. Vede il terreno sotto i suoi piedi tremare. Sente le sue gambe prive di forza, barcollare sotto il suo stesso esile corpo. Un colpo del genere, così vicino al sensore dell'equilibrio, non può che causare un effetto del genere. Una reazione naturale del corpo che però, in una situazione del genere, non può che rivelarsi quantomai deleteria per la mente di Katheryn. Quella ragazza, quell'insulsa ragazzina può ridurla così con un solo colpo? Davvero... davvero una Musa è capace di qualcosa del genere? Davvero non è possibile opporsi a lei?


Tante domande affollano la sua testa.
Non deve, non deve pensarci.
Deve rimanere concentrata. E' l'unico modo per uscire dalla 2FH Arena sulle proprie gambe.





Ma quel sorriso non fa che tormentarla.




KH: “Don't you want to destroy me, do you?
Do it, Katheryn.
Destroy me.
Destroy this poor little girl.”





Katheryn non ci vede più.
Il sangue le ribolle nelle vene.
La sua testa le sta per scoppiare.


Attacca ancora, con più forza.




Superkick!





Evitato.
Karin sposta il suo baricentro quel tanto che basta per evitare il colpo, che le lambisce appena la lunga chioma.




Discus Clothesline!




Evitato.
Un altro passo, tanto basta a Karin. Sembra quasi danzare, la Muse of Folie, mossa dai colpi che Katheryn, invano, cerca di portare a segno. Un elegante ballerina, soave tra le note dello spartito che la Perfect Storm sta scrivendo per lei. Un colpo, ancora a vuoto. Un altro tentativo. Ed un altro, un altro ancora. Katheryn sembra incapace di colpirla, incapace anche solo di toccarla. Troppo rapida, quasi capace di leggerle la mente. Un passo avanti a lei. Più va avanti, più si rende conto di come tra lei e la Muse of Folie esista un abisso, un baratro incolmabile. Come... come diamine è possibile? Come può una ragazzina così debole e timorosa divenire un essere apparentemente privo di punti deboli? Sembra... sembra persino più forte di quando affrontò Tenaya Saunders, a Season Finale. Stava giocando... allora come oggi. Non vuole altro, Karin, se non vederla soffrire, per il proprio puro e semplice godimento personale. Sembra piacerle molto, questo piccolo gioco. Katheryn prova ancora a colpirla, poi è costretta a fermarsi.

Tira il fiato.
E' spossata, fisicamente ma soprattutto mentalmente.








Un ghigno.
Rabbioso e convinto allo stesso tempo.





Davvero credevate che bastasse così poco per irretire la Tempesta Perfetta?

I movimenti di Katheryn erano calcolati.
Mossi quasi dalla disperazione, eppure non completamente privi di logica.

Ed ha raggiunto il suo obiettivo, in quella folle danza.
Ha chiuso Karin in un vicolo cieco.

Dietro di lei non vi è che il turnbuckle.
Non ha vie di uscita, per quanto veloce e sfuggente possa essere.


E le basta un colpo, un solo colpo per cambiare l'inerzia di questo match.






Dropkick!




STAVOLTA A SEGNO!

Katheryn ha colpito Karin, che rimbalza all'indietro finendo per impattare sul turnbuckle! Quasi sorpresa dal colpo subito, la Muse of Folie non ha difese... e Katheryn ha appena cominciato! Un pugno! Ed un altro! Ed un altro ancora! La trascina al centro del ring!



Fisherman Suplex con ponte!





Schienamento!









Kickout.

Nemmeno il conto di uno.
La Muse of Folie non ha concesso nemmeno questo, a Katheryn Hudson.


La Perfect Storm prova a continuare la sua offensiva, ma Karin è già in piedi. Ha lo sguardo basso, quasi disinteressato. Sembra quasi... stiracchiarsi, con un lento ed ampio movimento. Si scrolla le spalle per poi, solo in quell'istante, alzare lo sguardo. E sorridere.


KH: “Shall we begin?”


Tutto questo non era che... un semplice riscaldamento, per lei.
Oramai, è solo la voglia di sangue a spingere Katheryn. Quel desiderio, quasi ossessione, di vedere la sua rivale al tappeto, grondante e priva di sensi. Con uno scatto quasi ferale avanza verso di lei, come una leonessa che agguanta la propria preda, che affonda i denti nella carne.


Senza comprendere di essere lei, la preda.






Ginocchiata nello stomaco.
Katheryn Hudson non la vede nemmeno arrivare. Sente solo il dolore, il fiato che si spezza. Il corpo piegarsi rapidamente all'indietro, senza che ne abbia alcun controllo. Cerca di reggersi in piedi, ma un Knee Drop la rende inerme. Orgogliosa com'è, però, non accetta di finire al tappeto. Resiste al dolore, rimanendo in ginocchio. Uno scatto di ego quanto mai foriero di sventura.
Perché basta un passo indietro, a Karin, per essere nella posizione perfetta per colpire.


SUNSET.

S
C
R
E
A
M.



L'ha centrata in pieno.
Questa volta, nulla può evitare alla Hudson il contatto con il freddo mat. Rotola, Katheryn, sul tappeto, cercando forze che non ha più. Cercando di alzarsi, ad ogni costo. Karin si avvicina a lei, suadente. Si china su di lei, per far in modo che continui a vederla sorridere, sadica, piacevolmente divertita dalle sue sofferenze. La colpisce nuovamente, con un calcio all'altezza delle costole, là dove il diaframma si contrae, privandola del fiato. Le poggia lo scarponcino sulla prima vertebra del collo, spingendo verso il basso, immobilizzandola e soffocandola allo stesso tempo. Un altro calcio allo stomaco costringe Katheryn al centro del quadrato, boccheggiante. In quel momento, Karin ci delizia con la quintessenza della sua eleganza atletica, lanciandosi verso le corde, raggiungendone il vertice e spiccando il volo all'indietro, con uno Springboard Moonsault Double Foot Stomp semplicemente irreale. La schiena della Perfect Storm pare torcersi in due, ed dolore che sta provando sembra essere l'unica cosa che le impedisce di perdere i sensi. Karin la osserva, avvicinandosi nuovamente a lei.


KH: “Tutto qui, Katheryn?
Sono... delusa.”


Delusa.
Quella parola sembra quasi risvegliare Katheryn, che con uno scatto prova ad abbrancare Karin, senza però riuscirvi. Lentamente e gattonando, la Hudson cerca di tornare in piedi. Non vuole dargliela vinta. Non può arrendersi così. Ma... è troppo debole. In balia di un oblio che sembra non avere fine.




CRUMBLING.


F
A
C
A
D
E



Un altro impatto devastante.
La Hawthorne, quasi annoiata, ha deciso che questo match può concludersi qui. Appoggia un piede sul petto della Hudson, dando il via al conteggio.




One.






Two.










Ma un movimento impercettibile diviene segnale di una rabbia mai doma.
Non abbastanza per aver ragione di una Musa. Ma abbastanza per resisterle, almeno per ora.




Kickout!
Katheryn esce al due!


Sembra... un deja-vu.
Qualcosa di già visto. Scene di un passato che racconta gli stessi volti, la stessa storia ripetersi. Era il primo evento della DownUnder, nata dalla ceneri della 2FH. Era No More Honor, e loro due si affrontavano per divenirne la prima campionessa.
Oggi come allora... fu un massacro.





Ma se da parte di Katheryn vi era indifferenza... è solo la crudeltà a muovere Karin.
La Musa della Follia solleva Katheryn. La trascina all'esterno del ring. Con un Irish Whip la scaglia sui gradoni, ove impatta nuovamente a seguito di un Dropkick della bionda owner. Quest'ultimo impatto le crea una ferita al volto, da cui il sangue inizia a sgorgare copioso. Katheryn, ormai ridotta a poco più che un guscio, viene portata sul tavolo dei commentatori, per l'ultima danza. Per lo specchio che si rompe, insieme alle sue fragili ossa.


CRUMBLING.

F
A
C
A
D
E



***CRASHHHHHH***




SUL
TAVOLO
DI COMMENTO
CHE VA IN FRANTUMI.


Cocci di tavolo si uniscono a ciò che resta della Perfect Storm. Una soddisfatta Karin la solleva nuovamente, trascinandola ora al centro del ring. Il pubblico segue la scena in un silenzio tombale. Nessuno... nessuno poteva credere che sarebbe andata a finire così. Certo, la Muse of Folie incuteva un timore quasi reverenziale... ma arrivare a tanto era inconcepibile, anche nella mente del più pessimista dei fan. Mai come ora, quella parola... Musa, assume un così chiaro significato. Le parole di Karin, di come una mortale non potesse scalfirla in alcun modo, assumono un senso così inquietante. E quando la Hawthorne uncina la gamba di Katheryn, al centro del ring, non vi è che sollievo negli occhi dei fans.

Per lo meno, la sofferenza di Katheryn sta per avere fine.





One.





















Two.


























Un sussulto.
Il sussulto di una guerriera, ad un passo dalla sua fine.
Il sussulto di chi non vuole arrendersi, nonostante tutto sia contro di lei.

Un sussulto che vuol dire kick out.
Che vuol dire una sola cosa.



Il match continua!



Tanto silenziosi prima, tanto assordanti ora le urla del pubblico, che grida con tutta la forza che ha nei polmoni il nome della Perfect Storm! Vorrebbero dargli le loro forze, unirsi a lei in questa battaglia che ha accettato di combattere, consapevole di non avere possibilità. Un piccolo accenno di sorpresa è la reazione di Karin. Quella mortale non dovrebbe potersi più muovere. Non dovrebbe nemmeno essere cosciente, a dirla tutta.


KH: “Stay down, Katheryn.”


Un messaggio. Un ordine.
Che però... cade inascoltato. Quella atleta che dovrebbe faticare anche solo a respirare si sta rialzando. Quell'essere così inferiore, osa opporsi ad un destino che non può in alcun modo cambiare. Perché, Katheryn? Perché non accetti che tutto sia finito?

Katheryn barcolla.
E' oltre... ben oltre ogni limite fisico. Non dovrebbe, non dovrebbe potersi rialzare.


Eppure è in piedi.
E' in piedi, Katheryn, di fronte a Karin. Di fronte al suo rimorso più grande. Di fronte a quella ragazzina che avrebbe dovuto eliminare ben prima, quando ne aveva l'opportunità. E' davanti a lei, pronta a tutto, consapevole delle conseguenze di questo gesto.

Karin sorride.
Ricorda quella scena.
Ricorda quel preciso momento di un anno fa.


E... decide di rievocarlo.








SLAP!




Uno schiaffo.
Il gesto di scherno per eccellenza.





I fischi del pubblico che diventano boato.




PERCHE' KATHERYN HA BLOCCATO IL BRACCIO DI KARIN!



Sembra spiritata, Katheryn.
Posseduta. Un altra persona.


Karin prova a colpirla. Per la prima volta da quando è una Musa, però, il suo colpo fallisce.


Roundhouse Kick di Katheryn!







Northern Light Suplex!






Karin si rialza, forse persino intontita!
Puoi farcela, Katheryn, puoi farcela!
La 2FH Arena, la 2FH e la DownUnder stesse sono con te!


Puoi riuscire nell'impossibile!



..



Gut Kick!














K




T











...ma non ne hai le forze.
Forse saresti riuscita persino a colpirla, Katheryn. Ma... non ti resta più alcuna energia. Crolli di schianto, finendo per appoggiarti inconsciamente sulle spalle di chi dovevi colpire.
E che, di te, non ha alcuna pietà.




C
R
U
M
B
L
I
N
G


F
A
C
A
D
E



Ancora.
Ancora una volta.
Senza alcuna pietà.


La solleva di nuovo.



CRUMBLING.

F
A
C
A
D
E.



Karin sembra essersi innervosita.
Katheryn Hudson ha compiuto lesa maestà nei suoi confronti.

Deve pagare...






...il prezzo più alto.











La porta sulla terza corda.
Lì dove giustizia le sue vittime. Ove le sacrifica all'altare della follia.



























Ma non ve n'è bisogno.
Katheryn crolla al tappeto dalla terza corda, come un fuscello mosso dal vento. Karin l'osserva, con una punta di amarezza e delusione. L'arbitro, nell'unico momento in cui il suo intervento può essere cruciale, capisce.


Capisce che Katheryn Hudson ha bisogno di cure.
Ne ha bisogno urgentemente.





Ed allora basta così.
Basta con questa follia.



Tre rintocchi.
Forse, la fine di un'era.


DIN DIN DIN.


Karin Hawthorne b. Katheryn Hudson (22:24) per interruzione dell'arbitro



Nessuna theme.
Nessun festeggiamento.



Un silenzio tetro e malinconico aleggia per la 2FH Arena.


I paramedici corrono sul ring, più veloci che possono.
Si rendono conto benissimo di come non possano perdere nessun istante. Portano una barella, ove legano la Perfect Storm. Le portano una mascherina al volto, per permetterle un flebile ma costante respiro.
Si rendono conto di come abbia rischiato tantissimo, Katheryn. Ancora qualche minuto....


L'ultima notte si chiude così.
L'ultima notte alla 2FH Arena. L'ultima notte, forse, di Katheryn su un ring.


Nel silenzio più totale.
Nel volto immobile e sofferente della Perfect Storm.


In una notte senza luna, nera come la pece.

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QLqpHA3

By your staff
makko 95

Si ringrazia la THEA (nelle figure di Giovanni "Cross Whizard" e Francesco "Red Revolution Raven") per la collaborazione, tutte le fed e gli handler coinvolti per la disponibilità.



Edited by makko 95 - 3/1/2018, 02:23
 
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